La Giunta di Governo della Regione Siciliana, con la Delibera n. 434 del 06/11/2018, in considerazione delle molteplici attività e competenze istituzionali trasferite dallo Stato alla Regione Siciliana ed in attuazione dell’autonomia speciale costituzionalmente riconosciuta, ha ritenuto opportuno armonizzare la disciplina del comparto della Regione Siciliana al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro “Comparto Funzioni centrali” triennio 2016 – 2018.
Con la deliberazione della Giunta di Governo n. 471 del 19 novembre 2021 sono state impartite le direttive utili al rinnovo del contratto collettivo della Regione Siciliana triennio 2019-2021.
L’Aran Sicilia giorno 22/04/2022 ha consegnato una prima bozza (incompleta) dell’articolato da contrattare con le Organizzazioni Sindacali.
In data 31/12/2021 è stata sottoscritta la preintesa del rinnovo del CCNL Funzioni centrali – triennio 2019/21.
Si ritiene opportuno evidenziare i punti cardine.
Il nuovo Contratto delle Funzioni Centrali prevede:
Carriere\1 Avanzamenti da 2.250 euro
Il nuovo contratto prevede dei “differenziali stipendiali”. Si tratta di scatti per remunerare il maggior grado di competenza professionale acquisito dai dipendenti. Quanto valgono questi scatti? Per i funzionari 2.250 euro lordi annui; per gli assistenti 1.250 euro lordi annui e per gli operatori 800 euro lordi annui. Ogni dipendente potrà avere nella sua carriera al massimo 5 scatti (se funzionario o assistente) e 2 se operatore. I dipendenti da premiare saranno scelti in base a un mix tra valutazione (varrà il 40%), anzianità di servizio (fino al massimo ad un altro 40%) e formazione.
Carriere\2 Progressioni senza concorso
Per progredire nella carriera, ossia passare da un’area a quella superiore, per gli attuali dipendenti non sarà più necessario partecipare a un concorso pubblico. Ci sarà una procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni. Bisognerà però possedere i requisiti previsti per l’accesso all’area. Con una eccezione. Fino al 2024 i passaggi potranno essere effettuati anche in deroga al possesso dei titoli. Un assistente con 10 anni di esperienza potrà diventare funzionario anche senza laurea.
Gli arretrati: in busta paga oltre 2 mila euro
La firma del nuovo contratto delle Funzioni centrali è arrivata nel 2022. Ma il periodo coperto dall’accordo è quello che va dal 2019 al 2021. Questo significa che nelle buste paga di maggio saranno riconosciuti ai dipendenti di ministeri, agenzie fiscali, Inps e Inail, anche gli arretrati maturati negli ultimi tre anni. Secondo i conteggi dell’Aran, per i funzionari gli arretrati saranno in media di 2.545 euro lordi, quelli per gli assistenti di seconda area di 1.906 euro lordi, mentre per gli operatori della prima area gli arretrati medi sarebbero di 1.680 euro.
Gli aumenti fino a 117 euro lordi al mese
Il nuovo contratto prevede aumenti che variano da 63 euro lordi mensili per gli operatori della prima fascia, fino a 117 euro lordi mensili per i funzionari di grado più elevato. La media degli aumenti, secondo quanto calcolato dall’Aran, è di 105 euro lordi mensili. Oltre agli aumenti, nelle buste paga di maggio arriveranno gli arretrati di oltre tre anni, visto che il contratto copre il periodo 2019-2021. Gli arretrati vanno da 1.680 euro per gli operatori, a 1.906 euro per gli assistenti, fino a 2.545 euro per i funzionari. A riceverli saranno anche coloro che sono andati in pensione nel triennio.
Lavoro agile, niente più limiti se c’è efficienza
Vengono introdotti due tipi di lavoro agile: lo smart working propriamente detto e il lavoro da remoto. Nel primo caso si tratta del classico meccanismo dello smart working per obiettivi. Che non avrà limiti, ma dovrà garantire l’efficienza dei servizi pubblici. La giornata sarà divisa in due fasce: contattabilità e disconnessione. La fascia di disconnessione va dalle 22 alle 6. La fascia di contattabilità, durante la quale invece possono essere inviate mail ed effettuate telefonate, non può comunque durare oltre l’orario medio giornaliero di 9 ore.
Inquadramento: nasce l’area dei professionisti
Accanto alle tradizionali tre aree (prima, seconda e terza), viene introdotta una quarta area, definita delle «elevate professionalità». Lo scopo è accogliere i dipendenti che saranno assunti nell’ambito dei programmi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. La retribuzione della quarta area sarà di 35 mila euro lordi annui, ai quali si aggiungerà una indennità di posizione che potrà oscillare tra 11 mila e 29 mila euro lordi annui. Oltre all’indennità di posizione, vengono previsti dei premi di risultato e degli incentivi alla mobilità territoriale.